Saturday, 21 February 2009

Attivi delle banche e rischi

Il sistema finanziario moltiplica gli asset, perché, per esempio, una banca compra un titolo di debito (che può essere di un privato, es. mutuo, di una impresa, di uno stato e di un'altra banca) e si finazia o rivendendolo, o emettendo un'altro titolo di debito). Teoricamente questo sistema serve a distribuitre su molti operatori il rischio che il primo debitore della catena non paghi il suo debito. Se a non pagare sono in pochi il sistema funziona, se a non pagare sono il moltissimi si scatena un effetto a valanga, perchè ogni banca si trova piena di titoli inesigibili e, cercando di recuperare dai pochi esigibili quanto necessario per rimborsare i propri ebiti, peggiora la situazione rendendo alla fine tutti inesigibili. Questo è precisamente quello che è successo. Per fermare la valanga, tuttavia, non è necessario rimborsare tutti gli asset, ma è sufficiente garantire la copertura dei debibiti che stanno alla base della catena in modo da non rendere più necessaria la liquidazione di tutti i giri successivi. Ovviamente è necessario che sia ricostruita la fiducia generale nel fatto che i debiti che stanno alla base saranno comunque ripagati, se necessario direttamente dai governi stampando carta moneta (in effetti oggi limitandosi a fare registrazioni elettroniche). La sensazione è che i governi abbiano agito con rapidità e decisione e senza alcun tipo di remora ideologica e queto fa ben sperare, anche se il clima di sfiducia è tutt'altro che superato.

Un abbraccio a tutti,

Sandro

Friday, 20 February 2009

Salve a tutti
è diverso tempo che non interagivo con il vostro blog, (sinceramente non avevo notizie allegre da confidarvi).
Oggi ho letto una nota diramata due giorni fà dall'Ansa (Apcom), vorrei chiedere dei lumi in merito!
Vi allego il testo e il relativo link.

Crisi economia. Per banche Ue a rischio svalutazione 18mila mld
Milano Finanza:la stima in un documento segreto della Commissione
Roma, 18 feb. (Apcom) - Sarebbe pari a 18mila miliardi, vale a dire il 44% degli asset, l'entità degli attivi a rischio svalutazione per le banche europee. Questa la cifra contenuta in un documento segreto, preparato dalla commissione europea e discusso la scorsa settimana dai ministri delle Finanze dell'Ue riuniti all'Ecofin. Il documento, visionato da Milano Finanza, prevede che tali asset a rischio tossicità debbano essere sottoposti ad un test di "impairment" per verificarne la solidità o procedere ad eventuali svalutazioni.
Il documento inoltre, a proposito di un intervento dei governi che dovrebbero farsi carico degli asset tossici, sottolinea che "le stime sul totale delle svalutazioni di asset suggeriscono che i costi di bilancio attuali e contingenti, di un rilievo di attività potrebbe essere molto ampio in termini assoluti e relativi rispetto al Pil degli stati membri".

http://notizie.virgilio.it/notizie/top_news/2009/02_febbraio/18/crisi_economia_per_banche_ue_a_rischio_svalutazione_18mila_mld,18027312.html

Poiché sono completamente a digiuno di finanza, non sono riuscito a capire l'essenza di questo comunicato.
Volevo scrivere in privato a Sandro, ma non avendo il suo indirizzo di posta ho pensato bene di sfruttare questo vostro canale. Se volete girarglielo mi fareste un gran favore, (pierluigi.desanti@fastwebnet.it) magari così potrà scrivermi in privato.
Se la cosa può interessare a tutta la tribù dei “gratta-capi” rispondermi sul blog! Vi saluto e a risentirci in momenti migliori.