- Che mestiere fa il tuo papà?
- Una cosa pubblica.
- Mi dispiace. Spero che tu non ti vergogni. Dopo tutto è il tuo papà.
- Un po’ mi vergogno. Ma lo ha detto lui.
- Ti ha detto che devi vergognarti del tuo papà? Non è possibile.
- Non lo ha detto proprio a me. Lo ha detto ad altri bambini che hanno il papà che fa un lavoro pubblico.
- Ha detto proprio così?
- Sì, ha detto: Se il tuo papà è impiegato al catasto invece che alla Ferrari ti devi vergognare.
- Perché alla Ferrari? E’ uno che corre in auto tuo papà?
- Noooo… lui corre in televisione.
- E’ una gara tipo "L’isola dei Famosi"?
- Sì. Si chiama "Porta a Porta". Lui grida di più che nell'isola dei Famosi.
- Ma il tuo papà grida o corre?
- Grida e corre, Signora maestra. Corre in televisione e lì grida che anche del suo lavoro di maestra suo figlio deve vergognarsi.
- Ma come si permette? Mentre lui corre e grida io insegno ogni giorno a quaranta bambini di tutte le razze.
- Sì, lui dice che è una vergogna per suo figlio avere una madre così perché non è al tornio della Ferrari. Però ho capito che devo vergognarmi anch’io
- Perché dovresti vergognarti tu? E’ lui che corre e grida. Si vergogni lui…
- Mi devo vergognare io. L’ha detto mio papà. Primo perché lui non è tornitore della Ferrari, secondo perché è nella funzione pubblica.
- Che cosa fa il tuo papà nella funzione pubblica invece di essere al tornio di una Ferrari?
- Fa un brutto mestiere, da non dirlo a nessuno.
- Su, coraggio, la funzione pubblica è grande. Magari ci sono anche cose rispettabili li dentro.
- No, Signora maestra. Lui è proprio nel mestiere da vergognarsi di più.
- Ma che cosa sarà mai?
- E’ il Ministro della Funzione Pubblica. E’ proprio il più pubblico e il meno tornitore della Ferrari di tutti...
- A beh, allora, povero bambino, ha ragione il tuo papà. C’è proprio da vergognarsi. Su, coraggio, studia. Da grande farai un altro mestiere. E di tuo papà, non dirlo a nessuno. Promesso?